Pagina:L'Utopia e La città del Sole.djvu/200

Da Wikisource.
176 questioni

il monaco ruba dei beni del monastero, quando usurpa le cose comuni senza permesso. Ma, si dirà, S. Tommaso insegna pure che tutti i precetti del Decalogo sono precetti naturali. Si risponde, posta la divisione poichè il furto non esiste se non stabilita la divisione dei beni. Altri dottori poi sostengono non tutti quei precetti essere di diritto naturale. Nella nostra repubblica poi non vi ha divisione di proprietà, ma solo d’uso, e a tempo per mantener l’ingegno e la forza dei cittadini. Non si conosce poi che la fornicazione sia peccato dalla sola natura delle cose, nè nella repubblica del Sole vi ha fornicazione, essendovi comunanza. Le altre turpitudini, la gelosia e le contese, qui non possono aver luogo ove si regolano le cose secondo una legge e una disciplina a tutti gradevole: nè ciò che è proprio delle bestie e di certi eretici qui non avviene; vedi il testo.

Alla quinta obbiezione. Se fosse di diritto naturale l’avere una sol donna. Dio stesso non potrebbe dispensarci, secondo S. Tommaso. Ma Giacobbe prese due sorelle, e Davide cinque mogli, e Salomone 700, e quasi tutti i patriarchi ebbero più mogli, nè si vede in ciò alcuna dispensa, quantunque comunemente si creda; egli è chiaro che la pluralità delle donne non è contro natura. E tutti gli animali, tranne forse la tortora e il colombo, che si unisce alla sola sorella, si congiungono con più femmine. E in questa repubblica, che si governa colle leggi naturali, non colle rivelate, ciò non poteva essere conosciuto. Anzi la natura insegna a chi non genera con una, di unirsi ad un’altra: e ciò anche Sara chiese ad Abramo, come cosa naturale, se non vi sia rivelazione contraria, e Lia e Rachele diedero al marito le proprie ancelle. E come questi Solari potrebbero sapere essere ciò contro natura quando nè gli uomini nè gli animali possono ciò discoprire? Inoltre i nostri cittadini non ne hanno nè una nè molte, ma nel tempo prescritto alla generazione ciascuno si avvicina a quella che la legge gli destina pel bene della repubblica, nè generano per loro ma per la repubblica,