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36 utopia.

mese alle feste solenni. Quando è tempo di tagliar il frumento, i preposti dei lavoratori avvisano i magistrati quanto numero di cittadini si debba mandare, e concorrendovi tutti a tempo, in un giorno sereno quasi tagliano tutto il frumento.


Delle città e specialmente di Amauroto.


Chi ha veduto una di quelle città, le ha vedute tutte, tanto sono una all’altra simili, ove la natura del luogo lo consente. Ne dipingerò adunque una; e benchè non importi descrivere più questa che quella, nondimeno ragionerò di Amauroto come più degna. La quale, per avervi il senato, è da tutte le altre onorata; ed io ho di quella maggior cognizione, perchè vi sono stato circa anni cinque. Amauroto è situata in una costa di monte, ed è quasi quadrata, perchè la sua larghezza comincia poco di sotto dalla cima del colle, e per duemila passi si stende al fiume Anidro 1, lungo la ripa del quale alquanto più si stende. Anidro sorge da picciol fonte ottanta miglia sopra Amauroto; ma dal concorso d’altri fiumi accresciuto, passa avanti Amauroto largo cinquecento passi, ed indi poi slargandosi a seicento, mette nell’Oceano. In questo spazio di alquante miglia, tra il mare e la città, l’acqua va e torna con molta fretta ogni sei ore.

Il mare, quando v’entra, occupa il letto del fiume per trenta miglia, e caccia indietro le acque di quello: e alle fiate le corrompe col salso. Ma tornando poi addietro, il fiume all’usato corre con dolci acque irriganti la città: ed un ponte non di travi o legnami, ma di pietra egregiamente lavorata, serve per passarlo a quella parte, che è più dal mare lontana, acciocchè le navi possano trascorrere innanzi a quel luogo della città senza pericolo. Hanno ancora un altro fiume, non già grande, ma tranquillo e piacevole, il quale sorgendo

  1. Sembra così detto per antitesi, poichè significa senz’acqua.