Pagina:L'Utopia e La città del Sole.djvu/87

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libro secondo. 63

virtù, non si hanno potuto raffrenare dal vizio. Evvi un'altra sorte di servi, quando alcuno di altra nazione, avvezzo alla fatica, povero e di bussa condizione elegge di servir loro. Questi (eccetto che danno ad essi alquanto più fatica) trattano benignamente, e li tengono poco meno che per loro cittadini. Se alcuno vuol partirsi, il che di rado avviene, non lo tengono contra sua voglia, nè lo mandano via senza doni. Gl'infermi, come dicemmo, trattano con gran carità, non tralasciando cosa alcuna circa le medicine ed il governo del vivere, che vaglia a rendere a quelli la sanità. Se alcuno è incurabile, tenendogli compagnia, parlando con lui, e servendolo, alleggeriscono la sua calamità. Che se l'infermita sua è di perpetuo dolore, i sacerdoti ed il magistrato lo confortano, che essendo già inetto agli uffici della vita, molesto agli altri e grave a sè stesso, non voglia sopravvivere alla propria morte, e nodrire seco la pestifera infermità: e che essendogli la vita un tormento, non dubiti di morire: anzi che, avendo buona speranza, liberi sé stesso da si acerbo carcere, o si lasci dagli altri liberare; e che farà opera da prudente, quando che le calamità saranno da lui lasciate morendo, non i comodi: oltre che seguendo il consiglio dei sacerdoti interpreti degli Dei, farà opera santa e pia. Coloro che sono a questo persuasi, ovvero con astinenza finiscono la vita, ovvero dorineudo sono uccisi. Ma non ne fanno morire alcuno contra sua voglia, nè mancano di servirlo nell'infermità parendo loro che questa sia onorata cosa. Ma se alcuno si uccide senza il consentimento dei sacerdoti e del magistrato, egli senza esser sepolto viene gettato in una palude. Le femmine non si maritano innanzi degli anni dodici, ed i maschi dei sedici. Se il maschio o la femmina sono trovati a lussuriare innanzi al matrimonio, vengono puniti gravemente, e privati in perpetuo del matrimonio medesimo, ove il principe non si muova a pietà di perdonar loro tal fallo. Il padre e la madre di famiglia, sotto il governo dei quali avviene tal manca-