Pagina:La Cicceide legittima.djvu/20

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13

A D. Ciccio che salutato non risaluta.

xxiv.
P
Er quel vostro costume odioso, e reo

 Di non scoprirvi a rendere il saluto,
     Altri v’ha per superbo: Altri ha creduto,
     4Che non abbiate letto il Galateo:
Altri ad atto sì rustico, e plebeo
     Appreso v’ha per un Villan f.....
     Che nato infra le selve abbiate avuto
     8Un Titiro per Padre, o un Melibeo.
Ma se costor voglion vederne aperto,
     Senza tante remote riflessioni,
     11La cagion più germana, e ’l fin più certo.
Guardisi ogn’un di lor dentro i calzoni,
     E vedrà, che lo star sempre coperto,
     14Come voi fate, è proprio de’ C......


Nel medesimo Soggetto.

xxv.
S
Ignor avrete già visto a bastanza

 Da un’altro mio Sonetto antecedente,
     Onde avvien, che D. Ciccio ha per usanza
     4Di non scoprirsi a salutar la gente;
E avrete visto ancor, che veramente
     La sua non si può dir mala creanza,
     Perchè nol fa per semplice accidente,
     8Ma per cagion d’intrinseca sostanza.
Or, fe ben ciò, che dissi, ha forza, e vale
     A far che da ciascun gli si perdoni
     11Questo mezzo peccato veniale;
Pur non mancano ancor nuove ragioni;
     Poichè lo scappellarsi è del Cotale
     14Uso, e proprietà, non de’ C......