Pagina:La favorita del Mahdi.djvu/148

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Ad un suo comando i beduini smontarono e i cammelli vennero radunati in cerchio e legati gli uni cogli altri. Un uomo fu lasciato a guardia di loro e gli altri si misero in cammino rassentando i gruppi di bauinie, ora raddoppiando il passo e ora rallentandolo e nascondendosi quando qualcuno della scorta volgeva il capo indietro.

Dopo un’ora gli egiziani fecero alto su di una piccola elevazione del terreno, nelle vicinanze di un fiumicello che scaricasi nel Bahr-el-Abiad poche miglia sotto Quetêna.

Alzarono le tende, accesero i fuochi della notte per allontanare le zanzare e le bestie feroci, condussero i cammelli a dissetarsi, poi si sedettero all’aperto aspettando il pasto. I beduini si arrestarono sdraiandosi fra le erbe.

— Che nessuno si muova finchè non lo comando, disse Notis.

Egli, in compagnia dello sceicco, strisciò fino ad una collina isolata e guardò attentamente all’ingiro.

Il paese era deserto e il luogo era propizio per tentare l’assalto dell’accampamento egiziano. Non si vedevano che gruppi di alberi e cespugli folti; non un tugul che indicasse la presenza di qualche baggàra1 o di qualche maazi2; nemmeno un zeribak nel cui interno potesse celarsi qualche essere umano. Erano proprio soli, senza testimoni di sorta.

— Possiamo marciare innanzi, disse Notis. Il primo colpo di fucile è destinato a quella sentinella che veglia ai piedi del rialzo e il secondo al caporale. Ucciso il comandante, gli egiziani si lascieranno scannare come montoni.

— Lascia fare a me, disse lo sceicco. Abbiamo dei mahari e delle armi da guadagnare. Spicciamoci, padrone.

Scesero di corsa il pendìo, fecero levare i beduini

  1. Mandriano.
  2. Caprajo.