Pagina:La maestrina degli operai.djvu/132

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La maestrina agli operai 131

dine e di modular meglio la voce, e un modo d’ascoltare e d’accettare le sue correzioni che non era più quello di prima; oltrechè cercava quasi di prolungarle, con obbiezioni e domande monosillabiche, come avrebbe fatto d’una conversazione gradita. Una sera, essendo caduta alla maestra la penna, che rotolò fino a piè del primo banco, egli passò di sotto con un movimento rapidissimo, la raccolse e glie la porse; e questo destò nella classe un mormorio di stupore. Le rese un altro servigio anche più cortese. Si affacciavano qualche volta alla buca del calorifero dei topi enormi, che venivano dalla vicina concerìa, passando per i condotti d’acqua; e la scolaresca, senza che si movesse nessuno a cacciarli, si divertiva degli