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La maestrina degli operai 229

operaia potrà maturare i suoi destini.

Lanciata questa frase che nessuno capì, egli se n’andò con quattro salti. Qualcuno dei ragazzi rise; i grandi rimasero muti e indifferenti. La maestra, un po’ delusa, incominciò la lezione.

Con suo stupore, la classe stette in un silenzio insolito, e da principio essa ne fu contenta. Ma poco dopo s’inquietò appunto di quel silenzio. Vide su molti visi come un’aspettazione meditabonda di qualche cosa che dovesse accadere tra poco, e che fosse immancabile, il pensiero fisso d’un’azione concertata da un certo numero di alunni: fra i quali e il Muroni, più stravolto dell’usato, s’incrociavano continui sguardi indaga-