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La maestrina degli operai 71

assegnato. Un pittore avrebbe potuto fare un quadro nuovo e bellissimo col gruppo che formò per qualche momento il viso gentile di quella maestrina timida e un po’ vergognosa, china sui quaderni, in mezzo alle teste rozze e scapigliate dei tre operai, chinati essi pure per osservar le correzioni. La maestra Garallo aveva dato per lavoro una lettera di commiato d’un operaio al suo capo di fabbrica. Quando i tre alunni grandi furon tornati al loro posto, essa ne chiamò uno a caso, scorrendo l’elenco, per far leggere un componimento ad alta voce. Al nome di Lamagna Luigi s’alzò l’operaio biondo, dai capelli lunghi. Tutti fecero silenzio, anche nell’altra sezione, e si voltarono a guardarlo, come se aspettassero ch’e-