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La maestrina degli operai 73

Il Lamagna doveva esser certo quell’operaio socialista della fabbrica di ferramenti, del quale essa aveva inteso parlare molte volte, come d’un giovane d’ingegno ardito e bizzarro, tenuto in grande stima dai suoi compagni, a cui predicava il verbo nuovo nei crocchi, terminando ogni discorso col raccomandare l’orgoglio di classe, come principio e fondamento necessario della emancipazione avvenire. La maestra gli fece ancora un appunto sopra una parola della chiusa, ed egli sedette, mormorando le sue obbiezioni al vicino, con un sorriso dignitoso.

Fin qui, salvo qualche leggero bisbiglio, la classe si portava bene, e la maestra prendeva animo. Fece aprire il libro di lettura, l’Artiere italiano,