Pagina:La pastorizia.djvu/104

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libro quinto. 95

45Fatto adulto l’agnello a la campagna.
Molte crebbe il terren floride erbette,
E di tenere scorze e di virgulti
Vestì le selve primavera e i monti.
Traviasi il latte e volgesi nel sangue
50Se non lo mungi al terzo dì; la madre
Si rifà dai disagi e si rinfranca
Dell’umor ricorrente, onde alla state
Vigorosa le nuove opre comporta
De’ sortiti imenei. Che se gonfiando
55Va le mammelle ancor turgido e crasso,
E le punge addensandosi e addolora,
Di sottrarlo è mestieri, ove la madre
Patir nol possa; ma votarne affatto
Non ne dovrai le poppe, onde al capace
60Sen non derivi del soverchio umore
Altra copia, che altrove esser dee volta.
E provveder potrai (perchè fin l’uso
Del lattar si dimentichi e il bisogno)
Che lungi dalla madre a pascer vada
65L’agnello, e lei non vegga e non ascolti
Per tutto il corso d’una luna almeno.
Ma ben presto all’amor, che dal bisogno
E dall’utilità prende fra i bruti