Pagina:La sciarada, appendice alle antiche poetiche.djvu/8

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In quel travaglio dell’umana mente,
Per cui, di voci con industre ambage,
Altri un’idea nasconde, e di confuso
Barlume la ricinge, altri, col raggio
5D’un acuto veder, l’incerto e fioco
Artefatto crepuscolo rischiara,
E a trovar giunge l’involuta idea,
Ogni gente si piacque ed ogni etade.
Chè ciò pur dall’ingegnito deriva
10Desiderio dell’alma, anzi bisogno,
D’esercitar sue posse, e trar dagl’imi
Penetrali, ove giace, un arduo vero.
Io non dirò che con tai sorta d’enigmi
Tentasse la Sabea Viaggiatrice
15Di Palestina il coronato Senno:
So che l’uomo ed il mondo enigmi sono,
A noi proposti dall’eterno Saggio,
Cui strigar tenta invan chi non invoca
L’oracolo, che rende in fra i cipressi
20Dell’eterna Sion gli alti responsi;
E che per questo a’ suoi beati regni,
Odorosi di balsami e d’aromi,
Forse diè ’l tergo la prudente Donna.
Ma certo in riva ancor del fiume sacro,
25Che ora udia spaventevoli i profeti