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38 emilio salgari

tavano sempre più e muggivano rabbiosamente, scuotendo le poderose groppe ricche di carne, futuri e giganteschi arrosti perduti per tutti, perfino pei lupi e per le coyotes.

I quattro cavalieri li seguivano al piccolo trotto, chiedendo ai loro cavalli uno sforzo supremo, forse l’ultimo.

Una profonda angoscia si era impadronita di tutti. Anche Turner sembrava assai scosso e si domandava se i cavalli, ormai completamente sfiniti, avrebbero potuto superare le ultime dieci o dodici miglia che li separavano dai primi contrafforti dei Laramie.

La cosa gli sembrava assolutamente impossibile.

— Bah! Vedremo come finirà — borbottava. — Temo però che il generale Custer aspetti un bel po’ il mio rapporto sull’insurrezione.

Alle tre del pomeriggio i quattro scorridori lasciarono oltrepassare l’avanguardia dei bisonti, che fino allora avevano fiancheggiata, e fecero una breve sosta per masticare qualche galletta e qualche salsicciotto affumicato, e per lasciare un po’ in libertà i loro cavalli affinchè pascolassero e si dissetassero, avendo raggiunta una bassura satura d’acqua e traforata da una moltitudine di occhi, ossia di piccoli stagni fangosi, di forma circolare, assai frequenti nella prateria.

Stavano per rimettersi in sella, quando videro l’avanguardia dei bisonti piegare improvvisamente verso ponente.

Quasi nel medesimo istante Giorgio gridò:

— Fumo anche al nord!... Ci arrostiscono da tutte le parti!...

Una tempesta di bestemmie accompagnò quel grido.

Era vero che rimanevano ancora aperte le vie del sud e di ponente; erano però veramente libere? La terribile vampata non ardeva forse anche in quelle due direzioni?

— Che cosa dite, Turner? — chiese l’indian-agent, il quale era diventato pallidissimo.

— Io dico, mio caro, che siamo dentro un forno e che cuoceremo come le tortillas dei messicani, se non troviamo il mezzo di trasformarci in salamandre.

— Corna di bisonte!...

— Uniteci pure quelle dei daini rossi o dei mooses, tanto la cosa non cambierà.

— E ci lasceremo cuocere come pagnotte?

Turner non rispose. Ritto sulla sella, guardava i bisonti che continuavano a sfilare, stringendosi addosso gli uni agli altri.

— E dunque, Turner? — chiese John. — Voi che siete sfuggito alla morte non so quante volte, vi lascerete cadere qui, per bruciare come il tronco d’un albero?

— Uhm!... — fece il sotto-sceriffo di Gold City.

— Tentiamo la ritirata verso il sud?

— A che prò? Andremmo incontro ad un’altra tromba di fuoco che non ci risparmierebbe.