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SCENA II.


Detto ed Annina in arnese da viaggio.


Alfredo Annina, donde vieni?
Annina                                     Da Parigi.
Alfredo Chi tel commise?
Annina                             Fu la mia signora.
Alfredo Perchè?
Annina             Per alienar cavalli, cocchi,
E quanto ancor possiede...
Alfredo                                             Che mai sento!
Annina Lo spendio è grande a viver qui solinghi...
Alfredo E tacevi?...
Annina                  Mi fu il silenzio imposto.
Alfredo Imposto!... e v’abbisognan?...
Annina                                                     Mille luigi.
Alfredo Or vanne... andrò a Parigi...
Questo colloquio ignori la siguora...
Annina (parte)


SCENA III.


Alfredo solo.


Oh mio rimorso!... Oh infamia!...
E vissi in tale errore!...
Ma il turpe sonno a frangere
Il ver mi balenò.
Per poco in seno aquetati,
O grido dell’onore,
M’avrai securo vindice,
Quest’onta laverò. (esce)


SCENA IV.


Violetta ch’entra con alcune carte, parlando con Annina, poi Giuseppe a tempo.


Violetta Alfredo?
Annina              Per Parigi or or partiva.