Pagina:La vallese.djvu/13

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Dio, anzi la rigetta, perchè il suo cuore orgoglioso pretende di comprare, di meritare la ricompensa, e non di ricever la grazia!

Era questo l’errore della vecchia Vallese. Istruita, per quel che pare, a riguardar la salvezza dell’uomo come l’opera dell’uomo, ella aveva vissuto in questa illusione fatale, ed anzi non aveva l’idea che ciò potesse essere altrimenti. Io scôrsi le tenebre del suo intendimento, e per dissiparle, le dissi:

— Voi dunque non avete ancora inteso il perchè Gesù nostro Signore venne sulla terra?

— Per salvare i peccatori! diss’ella.

— E non vedete voi pure, come egli l’ha fatto? Non conoscete ch’ei s’è messo in luogo dei redenti da lui? Che si è addossato il loro debito? Che gli ha visti da lontano perduti, e senza mezzi, nella loro iniquità? Che per amore onnipotente, quale la creatura non può intendere, questo Dio Salvatore ha preso sopra sè stesso questa iniquità, queste macchie? E che carico del peso, il quale non era il suo, ma da cui liberava Egli il suo popolo, ha fatto venire, ha ricevuto sopra di sè la maledizione spaventevole del peccato, da cui redense l’anima nostra?

— Son pur felici i redenti! Quanto debbono esser beati!

— Sì, beati, e voi lo proverete, io spero; anzi voi avrete parte nell’amore, nelle grazie di Gesù, se crederete in Lui!

— Oh quando, quando mai questo buon Salvatore mi potrà voler tanto bene da ricevermi e perdonarmi?

— Appena crederete in Lui, voi sentirete che v’ha amato con un amore infinito, ed avrete la vita eterna.