Pagina:Le Vicinie di Bergamo.djvu/147

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vano alla Vicinia noie o contestazioni, poichè negli Atti del 24 Maggio 1290 veggo il Vicario del Vescovo Roberto de’ Bonghi aver intimato all’appaltatore di una delle piazze vicinali che non debeant facere aliquod copertamen in suprascripta volta portici s. Pancratii que est a sero parte ipsius ecclesie me impedire cimiteria ipsius ecclesie1.

Se le Vicinie, come dai portici, traevano i principali loro redditi anche dalle piazze, è agevole ad ammettersi che anche di queste avranno avuto il carico della manutenzione. Quindi i conti del 1283 della Vicinia di S. Pancrazio ci danno la spesa di lire 40 imper. (l. 1167,32) pagate d. Guilelmo Feragalli sindico suprascripte Vicinanc, occasione expendendi in platea quam ipsa Vicin. habet cum ecclesia s. Pancratii et clericis et beneficialibus eiusdem2, e nel 1290 sono persino esposti denari 10 (l. 1,21) in vino et frugis ad benedicendum plateam et staciones Arnaldo de la Piazza et pluribus aliis ex Vicinis3.

Comprendiamo da questi fatti perchè nello Statuto del 1263, alla descrizione delle due Vicinie di S. Grata e di Canale, si aggiunga: salvo quod porticus et platea de Canali et ecclesia s. Grate intervites et ius eiusdem sint ita comunia ipsarum duarum Vicin. ut quondam esse consueverunt4. Queste due Vicinie, come avvertii, prima del 1283 ne formavano una sola, che anzi nel 1251 erano ancora insieme

  1. Acta I qu. 7.
  2. Acta I qu. 1.
  3. Acta I qu. 7 piccolo.
  4. Stat. 1331, 2 § 32.