Pagina:Le Vicinie di Bergamo.djvu/196

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cui entrava in carica, ma entro un lasso di tempo, che, come a Ravenna, sarà stato infra mensem post suum introitum1. Se ciò era, parmi ammissibile, che per tutto il tempo lasciato al nuovo Podestà per dare quel giuramento, si dovesse tenere per valido e continuativo il giuramento fatto sotto il precedente Podestà; onde, se questi fosse entrato al 1. Gennaio, e solo entro il mese fosse stato obbligato a richiederlo, il giuramento avesse ad aver valore anche pel primo mese di reggimento del Podestà, che gli aveva a succedere, cioè sino al 1. Febbraio. Se così stanno le cose, come parmi assai verisimile, dovremmo ammettere che la validità del giuramento prolungata fino al 1. Agosto debba indicare, e che da noi il Podestà entrava al 1. Luglio, e che non era obbligato a chiedere alle Vicinie il giuramento di obbedienza che entro un mese dal suo ingresso: così nel frattempo manteneva tutto il suo vigore il giuramento precedente dato. Non ho alla mano prove dirette, che avvalorino questa interpretazione; ma essa è l’unica che mi si presenti per ispiegare quella data nel nostro documento, una volta riconosciuto quali ne fossero la natura e lo scopo. Ed invero, con tale espediente procuravasi di non lasciare scoperto il mese entro il quale il Rettore, che succedeva, era tenuto a dare alla cittadinanza questo giuramento; in certo modo il Podestà entrante otteneva il giuramento di obbedienza per sè e per il primo mese di reggimento del suo successore. Sotto diverso aspetto, cioè, perchè il popolo non fosse chiamato a giurare più d’una volta all’anno, anche negli Statuti di Bologna del

  1. Stat. Rav. 1 § 29.