Pagina:Le Vicinie di Bergamo.djvu/56

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lum et Girardi de Pelatis consulis et canevarii suprascripte Vicinie; quelli del 1292: In nomine Domini. Hec sunt concilia Vicinancie d. s. Pancratii facta et celebrata tempore consolatus cet.1. Dagli Atti poi di pace del 1251 risulta che la stessa persona poteva occupare contemporaneamente il consolato di due Vicinanze, perchè Paganus Primicerii, che nel 1263 avea sua abitazione nella Via delle Beccherie (ora Mario Lupo), di fronte alla Canonica, nel punto in cui il Vicinato di S. Cassiano era separato da quello di S. Pancrazio2, lo troviamo console insieme di S. Cassiano e di S. Lorenzo3. Così pure dagli stessi Atti vediamo che questi Consoli potevano essere nello stesso tempo anche membri del Consiglio generale del Comune, perchè fra i dugentotrenta, che intervennero all’adunanza del 21 Maggio, vi trovo i nomi di Normandinus Cassi, di Ventura Fragalli, di Montenario de Acerbo, che erano insieme Consoli dei Vicinati di S. Agata, di S. Pancrazio e di S. Giovanni4.

Come vedemmo, oltre a quella de’ Consoli, lo Statuto rendeva obbligatoria anche l’elezione del Consiglio di Credenza, senza prefinirne il numero. Come però nei Comuni rurali, che avessero più di venti fuochi, i membri della Credenza doveano essere almeno dodici5, un egual numero deve essere stato accolto dai Vicinati cittadini, se però gli Atti di quello

  1. Acta I qu. 3; II qu. 1.
  2. Stat. 1331, 2 §§ 28, 29, 39 ecc.
  3. Lib. Pot. Brix. fol. 322 v. La sua casa spettava al vicinato di S. Cassiano; Stat. 1331, 2 § 47.
  4. Lib. Pot. Brix. 322 r. e v. 323 r.
  5. Stat. 1248, 12 § 5 col. 1987.