Pagina:Le Vicinie di Bergamo.djvu/89

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le nostre Vicinie ed i loro Consoli. Quando, dopo quasi quattro anni di sanguinose lotte civili, nel 1230 le parti spossate vennero a concordia, si formò la Società del Popolo, la quale s’era prefisso per iscopo honorem et bonum statum comunis et totius civitatis Pergami ac virtutis eius et specialiter populi et paraticorum civitatis et virtutis Pergami. Nei capitoli, che, sotto forma di giuramento, ne descrivono l’organamento e determinano la cerchia di sua azione, si trova anche: et dabo fortiam et virtutem ut de quolibet paratico et de qvalibet Vicinantia civitatis et suburbiorum Pergami, qui paratici et Vicinantie venerint ad hanc Societatem, sint et esse debeant ad Credentiam Comunis Pergami duo ad minus1. Il giovedì grasso nella Camera del Comune si ragunarono i Consoli dei Paratici e delle Vicinie ed approvarono gli Statuti di quella Società, poi, fatta raccogliere il venerdì seguente l’assemblea generale del popolo, li videro pienamente confermati2. Il chiamare ad accolta il parlamento del Comune era competenza dei Consoli Maggiori dapprima, poscia del Podestà3, onde qui vediamo che, nella confusione creata da questo lungo periodo di partigiane lotte tra la nobiltà, il popolo si sostituì all’autorità degli uni e dell’altro, e per mezzo dei Consoli dei Paratici e dei Vicinati fe’ raccogliere la generale concione del Comune e vi fece approvare quello Statuto, col quale esso per la prima volta segnava la sua comparsa sulla scena della nostra storia4.

  1. Stat. 1248, 13 § 51 col. 2017.
  2. Stat. cit. col. 2017 seg.
  3. Pertile St. d. Dir. It. II, 2, 54, 128.
  4. Su questo punto della nostra storia mi occuperò in altro scritto.