Pagina:Le pitture notabili di Bergamo.djvu/91

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sttiuto sino al 1656. in cui preso l’Abito Carmelitano, e fatte Claustrali, hanno ultimamente riedificata la Chiesa da’ fondamenti a volta con tre nobili Altari, e l’hanno arricchita di Statue, di Pitture, e di Stucchi dorati. La Facciata esteriore è dipinta a soda Architettura da Domenico BrignoliFonte/commento: Pagina:Le pitture notabili di Bergamo.djvu/172 Bergamasco. All’Altare maggiore v’ha una pregiata Tavola del Zucchi. la quale molto si avvicina alla maniera del Talpino; al quale da certuni vien’ella falsamente attribuita. Contiene la B. V. col Puttino, l’Angelo Custode, S. Giuseppe, S. Orsola, S. Teresa, S. Carlo, ec. Ne’ lati del Presbiterio, e interiormente sopra la porta della Chiesa, vi sono alcune degne Pitture di Antonio Cifrondi. Il S. Giuseppe in gloria all’Altare dalla banda del Vangelo è fattura di Marco Olmo. Le belle Statue di marmo Carrarese all’Altare opposto sono di Antonio Calegari, e i Puttini del Sanzio. La Concezione situata sopra un Confessionale è di Paolo Cavagna. Delle Pitture a fresco, di due Angeli in fuori contigui al Presbiterio, n’è Autore il vago e spiritoso Carloni. L’Orazione all’Orto entro la Sagrestìa è patetica manifattura di Francesco Talpino, figliuolo di Enea: e il Quadretto della Madonna col Bambino in braccio, tenente nella destra un bianco Augellino, è fattura del Zucchi delle più limate e finite ch’egli abbia mai fatto. Quindi usciti, proseguendo il cammino, poi voltando a sinistra verso la Piazza, dopo breve cammino, troveremo la Chiesa di