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182 le poesie

X.


     Se, tua mercede, sostener nel verno
Potrà sè stessa tra le angustie avvolta,
Solleverà di te prece all’Eterno,75
Che sempre quella d’un cor grato ascolta:
Ed anco di stagion nemica a scherno
La nuova tua s’indorerà ricolta,
E vedrai, che la tua d’altrui pietade,
Più che le piogge e il Sol, giova alle biade.80

XI.


     Ir leggendo talor mi piace ancora
Qualche bella d’amore istoria finta,
Cui di dolce eloquenza orna e colora
Penna in Anglici inchiostri, o in Franchi tinta
Qui più d’una mia propria, e più talora85
D’una vicenda tua chiara e distinta
Zenofila gentil, legger m’è avviso;
E di lagrime dolci aspergo il viso.