Pagina:Le prose e poesie campestri....djvu/32

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16 le prose

È verissimo che a porporzione, che altri penetra addentro le ragioni d’un’arte, quelle bellezze giunge a scoprire, che prima non vide; ma il piacere da queste recondite bellezze causato, comechè grande, quanto nondimeno è men vivo di quello dalle prime osservazioni allora prodotto, che l’arte stessa ci venne su i sensi e su l’animo ancor tutta nuova! Dicasi lo stesso di quelle prime occhiate nei secreti della natura, e di quel primo sapere d’un nuovo Mondo, all’intelletto sì bello, sotto la corteccia del Mondo esteriore sì bello agli occhi: una scienza maggiore lusingherà più l’amor proprio, ma quella prima ci commuove, ci agita, ci trasporta.

Nel tempo stesso che lo spirito discuopre un nuovo Mondo fisico, il cuore, tanto più facile a risentirsi quanto è ancora più intatto, discuopre un nuovo Mondo morale in que’ suoi primi risalti sconosciuti ancora, in quelle sue vibrazioni generali per anche e indeterminate, ma che ci an-