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108 EMILIO SALGARI

quando in quando, con qualche colpo di rifle, ma senza risultato apprezzabile, poichè gl’indiani si tenevano ostinatamente al riparo dei grossi tronchi d’acero che si stendevano, come un magnifico viale, attraverso l’istmo. Alle dieci del mattino non rimanevano che venticinque mummie e le trombe della cavalleria americana non echeggiavano ancora sulle rive del fiume del Lupo.

Una cupa disperazione si era a poco a poco impadronita dell’indian-agent.

— Venticinque mummie ancora da consumare, — disse al capitano, il quale pareva che avesse perduto molto del suo sangue freddo e della sua calma consueta. — E poi?

— Daremo battaglia, — rispose il valoroso. — Abbiamo sei carabine ed una a due colpi. Credo che potremo resistere ancora ventiquattr’ore.

— Ma sono molti, signore, gl’indiani. Nube Rossa ne avrà fatti venire degli altri. Sono in cinquecento i Sioux che emigrano, e sono tutti scelti fra i più valorosi. Le donne e i fanciulli li raggiungeranno forse più tardi, quando avranno raggiunta la frontiera del Dominio inglese.

— Saremo dunque costretti a capitolare?

— Tutto dipende da Sandy-Hook.

— Io non ho mai avuta alcuna fiducia in quel bandito.

— E forse v’ingannate, signor Devandel. Gli americani possono essere ancora lontani, e con queste nevicate i loro cavalli non potranno giungere in ventiquattro ore.

Chi sa? Aspettiamo? —

A mezzogiorno non vi erano che quindici misere mummie e le pelli-rosse sparavano furiosamente come se avessero ricevuto un carico di munizioni.

Erano palle perdute, è vero, non di meno inquietavano assai gli assediati, i quali vedevano scemare con rapidità spaventosa le loro ultime difese.

Invano John tendeva gli orecchi.

Le trombe della cavalleria americana restavano mute. Solamente la rapida faceva udire i suoi ruggiti formidabili, accresciuti dallo spezzarsi dei lastroni di ghiaccio.

Alle una dopo mezzodì le ultime cinque mummie venivano scaraventate sulla tavola di pietra.

Scoppiarono come bombe, crepitarono, lanciarono in aria turbini di fumo fetente e di scintille, e si spensero rapidamente come cinque zolfanelli.

E la tromba della cavalleria americana non aveva ancora squillato di là dalla riviera del Lupo.