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LE SELVE ARDENTI 199

— Lasciate andare, Sandy, ― gli disse. ― Quell’uomo non ha mai avuto il cervello a posto.

— Glielo metterò a posto io a furia di pugni!

— Vorreste accopparlo?

— Ah, no, non uccido io la gallina dalle uova d’oro. Milord, son pronto a darvi la lezione che stamane, per circostanze eccezionali, non ho potuto farvi ben sentire sulla vostra pelle di vecchio coccodrillo.

Pronto?

Yes — rispose l’inglese sempre pacato.

Tutti gli scorridori avevano messo piede a terra, dopo aver legati i mustani ai rami dei cespugli.

— Non ci fate perder tempo, — disse l’indian-agent al bandito. — Non dimenticate che Minehaha e Nube Rossa intanto fuggono.

— Sapremo sempre ritrovarli — rispose Sandy — Non darò che una brevissima lezione, come usava il mio maestro Calkraff, quando aveva fretta di andarsi ad ubriacare nella vicina taverna.

In guardia, milord: picchio!...

— Anche io picchiare, brigante, — rispose l’inglese.

— Voglio mostrarvi l’ultima lezione che mi ha dato il mio maestro, il famoso Calkraff.

— Aho! Benissimo! Io volerla conoscere.

— Allora prendete questo come assaggio, milord. —

Il bandito aveva assalito quasi di sorpresa il suo avversario, tirandogli un pugno in pieno petto.

Un altro sarebbe subito caduto, poichè, come abbiamo detto, lo svaligiatore delle corriere della California era dotato d’una forza erculea.

Lord Wylmore, che doveva proprio essere rivestito d’una pelle di caimano, quantunque non avesse fatto a tempo a parare, tuttavia resse a quella terribile tambussata che gli fece risonare il petto come una grancassa.

Non vi era d’altronde da stupirsi. Da dieci e più anni prendeva pugni dal suo feroce maestro, e dei grossi calli doveva averne fatti dalla cintola alla testa.

― Non così forte, Sandy, — disse il signor Devandel, il quale temeva che lo accoppasse davvero.

— Non temete, capitano, — rispose il bandito, rimettendosi prontamente in guardia. — Non lo uccido: sarei pazzo. Le sterline colano troppo bene dalle sue tasche!

— Malandrino! — borbottò l’indian-agent, volgendosi verso Harry. — Senza quella pioggia d’oro a quest’ora lo avrebbe accoppato mille volte.