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38 EMILIO SALGARI

— E questa luce? — chiese il signor Devandel.

— È la fiamma eterna del Grande Spirito, che io ho sempre veduto brillare.

— Un fanale enorme!

— Non so. —

I quattro uomini entrarono nella caverna, o meglio nella immensa sala, la quale misurava non meno di duecento metri di larghezza, ma tosto si ritrassero mandando un grido d’orrore.

Tutto intorno alle pareti, seduti su dei piccoli scanni rozzamente fabbricati con rami di quercia legati con liane, stavano tre o quattrocento cadaveri mummificati colle gambe incrociate e le mani appoggiate sulle ginocchia.

Vi erano uomini che un giorno dovevano essere stati dei famosi guerrieri, probabilmente dei sakems, a giudicarlo dai loro tatuaggi e dalla ricchezza dei loro abbigliamenti; vi erano delle donne che indossavano quei famosi mantelli di lana di montone selvatico a lunghe frange e pitture, e perfino dei fanciulli, figli di capi, poichè portavano sulle loro teste il diadema di penne di tacchino infisse in un leggero cerchio d’oro e mocassini ricamati ed abbelliti da capigliature umane.

Tutti erano magnificamente conservati; solamente le loro teste non erano più grosse di un piccolo popone, ed i volti apparivano stranamente raggrinziti.

Un acuto odore di resina emanava da quei corpi, segno evidente che le salme di quei vecchi indiani dovevano aver subìta una vera imbalsamazione.

— Chi sono? — aveva chiesto subito John alla giovane.

― I sakems della tribù, le loro donne ed i loro figli — rispose l’indiana.

― È da molto tempo che sono qui?

― Io li ho sempre veduti.

― Più che quelle mummie mi interessa questa luce. Da dove viene? Chi l’alimenta? Che cosa brucia là dentro? ― Si era spinto sotto la lampada, la quale lasciava cadere su quella tribù di morti una luce intensa, azzurrognola come la luce elettrica ed egualmente fredda.

Un’asta di rame pendeva dal soffitto fra una moltitudine di stalattiti e terminava in un vaso di pietra, entro il quale ardeva quella sostanza sconosciuta.

Che cos’era? del radium forse? Nemmeno il signor Devandel, capitano del quinto lancieri delle frontiere, e perciò persona istruita, avrebbe potuto dirlo, perchè quello strano minerale non era ancora conosciuto.

— Che cosa ne dici, John? ― chiese il capitano.