Pagina:Le selve ardenti.djvu/52

Da Wikisource.
48 EMILIO SALGARI

Le sue mani rotearono un momento con rapidità vertiginosa ed un pugno tremendo piombò novamente sull’inglese, quasi all’altezza del collo, e lo stese a terra per la seconda volta.

Gli orsi manifestarono la loro soddisfazione con grugniti poco promettenti e fecero un altro passo innanzi.

— Scappate, milord! — gridò il bandito. — Vengono a divorarvi ed a mettere fine alle vostre pazzie. —

L’inglese, invece di obbedire, si allungò sul terreno, stropicciandosi energicamente la parte colpita.

Pareva non si fosse nemmeno accorto della presenza di quei cinque o sei bestioni, ne avesse udito i loro fremiti.

La giovane indiana per altro era balzata prontamente dinanzi alle belve, mentre John ed il signor Devandel, con una mossa fulminea, tagliavano la ritirata al bandito, frapponendosi fra lui e il canotto.

— Buon giorno, mister Sandy, — disse l’indian-agent con accento un po’ ironico. — Che cosa venite a cercare qui? Non vi sono nè treni nè corriere da svaligiare sulla riviera del Lupo. —

Il bandito, udendo quelle parole, si era arrestato di colpo ed aveva impugnata la lunga navaja spagnola che teneva nella larga fascia di lana rossa, aprendola con un colpo secco.

— Chi siete? — tuonò mettendosi subito in guardia, come se dovesse impegnare lì per lì un duello.

— Sono cinque anni che non ci vediamo, mister Sandy, dall’ultima insurrezione degli Sioux, tuttavia dovreste ricordarvi dell’indian-agent.

Mister John! — gridò il bandito, lasciando cadere la navaja e tendendo la destra.

— E questo signore lo conoscete?

— Fulmini di Satana? Il signor Devandel, il figlio dello scotennato.

Che cosa fate qui, signori?

— Sarei curioso di sapere prima per quale motivo vi si trova così lontano dalla bassa prateria, mister Sandy, — disse il capitano.

— E sempre insieme a quel pazzo, affetto da una bisontite inguaribile — soggiunse l’indian-agent.

Il bandito scoppiò in una risala così fragorosa da far indietreggiare perfino gli orsi.

— Ma che!... Non pensa più ai bisonti — disse poi. — Mi si è appiccicato ai fianchi, perchè si è follemente innamorato di Minehaha, e poi perchè vuol ritornare in Inghilterra boxer di prima forza.

— Anche voi seguite Minehaha? — chiese John con vivo stupore.

— Certamente! Dalla sua cattura dipende la mia grazia e la mia