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LE SELVE ARDENTI 61

— Continuate.

— Se alzassimo quella lastra di pietra che serve da tavola e la gettassimo attraverso la porta?

— Me lo avete già domandato, ed io vi ripeto che non basterebbe per chiuderla — disse il signor Devandel. — Anche a me era venuto in mente.

— Basterebbe per trattenere almeno gli orsi grigi e gli orsi neri, — rispose il bandito.

— Anche questo mi avete detto.

— Ai lupi, ai giaguari ed ai coguari penseranno le nostre carabine. E poi io non credo che il pericolo sia tanto vicino; e sapete perchè?

— Ve lo dirò io, — disse John. — Ora che la disgraziata domatrice è scomparsa, quelle bestie ritorneranno sull’isolotto e si getteranno sui bisonti, sui cervi mooses e sui wapiti.

— Anzi, non risparmieranno nemmeno quelle poltrone di coyotes, mister John. La strage non sarà lunga perchè le bocche sono troppe. E dopo che cosa succederà? Come nutriva i suoi animati quella giovane indiana?

— È tutto mistero qui, cominciando dalla lampada. —

In quel momento comparve lord Wylmore trascinandosi dietro le spalle come un matto la pelle di bisonte che gli aveva servito da letto.

Pareva assai arrabbiato, ed infatti investì subito il bandito gridando:

— Cosa essere questo baccano? Io volevo dormire. —

Sandy-Hook alzò le spalle.

Milord, — disse — cominciate a diventare troppo noioso. Credete che questo sia un albergo di New-York o di Londra? Là ci sono talvolta le pulci che importunano senza far male; qui, mio caro signore, ci sono delle bestie feroci che non si farebbero alcuno scrupolo di fare a pezzi anche un Pari d’Inghilterra.

— Voi avete detto bestie?

— Avete perduto la memoria, milord?

― Aho! Io ricordare molte bestie!

— E sapete che cosa volevano da noi, milord?

— Mangiare nostre gambe?

— Ed anche le nostre teste. Intanto hanno divorata la loro padrona.

— Piccola indiana? — chiese il lord.

— L’hanno fatta sparire come se fosse stata un salsicciotto di bisonte.

— Minehaha sempre viva?

— Io lo credo.

— Allora tutto andare bene.

— Egoista! — brontolò l’indian-agent. ― Non pensa che a quella tigre in gonnella.