Pagina:Lettera ai Signori Corbellini, De Welz, A. G. e Compagni.djvu/6

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condannerà l’intera nazione per l’anomalia d’un solo individuo». Capperi! un’intera nazione condannata pel mio peccato! M’avete voi preso per una specie di nuovo padre Adamo? E mi credete proprio davvero un vecchio rantoloso? giacché dite che «in un eccesso di rantolo ho voluto gettare una satira goffamente seria sugli ordini principali del consorzio; ed ho parlato con uno stile seducente ed un linguaggio eteroclito

Avete reso un bel servigio al Monte-Sete riversando nella discussione tutta questa sucida broda! Chi può meravigliarsi che dopo la vostra sgarbata difesa le azioni del Monte Sete siano calate sino all’ultimo scalino e le ipotecarie sieno cadute a una misera frazione per 100? Avete reso vano il riguardo ch’io ebbi di rattenere per parecchj mesi la mia Memoria appunto per non intorbidar maggiormente le acque nel momento del ribasso. E infatti a quel mio scritto tenne dietro piuttosto un qualche rialzo; giacché le discussioni di buona fede rincuorano i pericolanti. Vedete che la pretesa inimicizia mia recò men danno al Monte che le sollecitudini vostre da Don Desiderio; seppure sta nella infantile innocenza di un tal personaggio l’infuriar cotanto, perché, come voi dite, «il sig. Cattaneo vuole dei conti ed è forza sciorinarli».

Ma perché lagnarmi di voi, se lo stesso compare vostro sig. De Welz viene da voi qualificato ingordo per quell’affare del 2 per 100 sulle vendite, che fu proclamato da lui nella Gazzetta 6 Giugno 1837 e altrove? Intanto che voi flagellate quel compare, eccone un altro, il sig. A. G., che nella Gazzetta del 28 corrente viene invece a dire che codesto 2 per 100 è «la cosa più modica che si possa imaginare». Signori miei, fate un po’ di cameretta fra voi e ponetevi d’accordo; poi venite a prenderla con me. Ma non obbliate poi di persuadere anche i negozianti che vi devono pagar quella provigione.

Lo «straniero d’Oltralpe non condannerà la nazione» se a lato di chi progetta instituzioni senza alcun principio dell’arte,