Pagina:Lettere autografe Colombo.djvu/114

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90 traduzione letterale.


sero anche due o tre castellani d’oro ed una o due misure di cotone filato; persino prendevano i pezzi degli archi rotti delle botti e davano quel che avevano come bestie; in guisa che mi pareva male. Io lo vietai e davo loro mille cose graziose e buone, che io portava perchè acquistassero amore; e procedendo così si faran cristiani, inchinevoli all’amore e servigio delle loro altezze e di tutta la nazione castigliana, e disposti ad aiutarci dandoci di quelle cose che posseggono abbondevolemente e che a noi sono necessarie. Essi non conoscono nessuna setta nè idolatria, tranne che tutti credono che le forze e il bene risiedono in Cielo. E credono molto fermamente che io con queste navi e gente sia disceso dal cielo; e con tal convinzione mi ricevevano in ogni luogo dopo aver perduto il timore. E ciò non procede perchè sieno ignoranti, anzi sono di sottilissimo ingegno, sicchè navigano tutti que’ mari e sorprende l’esatta ragione che danno di tutto; tranne che non videro mai gente vestita nè simili navigli. E subito che giunsi alle Indie, nella prima isola che trovai, presi per forza alcuni di essi, perchè apprendessero e mi dessero notizia di quello che vi era in quelle parti; e così avvenne che subito intesero, e noi essi, o per voce o per segni. E questi hanno giovato molto, ed anche oggidì che li conduco meco, durando sempre essi nella credenza che vengo dal cielo, per quanto abbiano trattato con me; e questi erano i primi a proclamarlo ovunque io giungeva. E gli altri andavano correndo di casa in casa, e nei villaggi circonvicini gridando: venite, venite a vedere la gente del cielo. Così tutti, uomini e donne, dopo essersi rassicurato il cuore sul conto nostro, venivano, grandi e piccoli, e tutti portavano qualche cosa da mangiare e da bere che davano con incredibile amore. Essi hanno