Pagina:Lettere autografe Colombo.djvu/78

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rare le tre più belle opere della giovine letteratura degli Stati Uniti. Barlow, anima puritana, uomo d’istinti veramente epici, che cominciò la sua carriera militare combattendo sotto Washington e venne a finirla nella ritirata di Russia, immaginò di svolgere il dramma di Colombo sulle proporzioni della vita dell’uman genere. Nel suo poema, Espero, il genio custode dell’occidente scende a consolare Colombo prigioniero, e per fargli dimenticare l’ingratitudine dei contemporanei, gli mostra le gloriose conseguenze della sua scoperta. L’artificio è antico, ma il pensiero è grande e giusto, perchè niuna forza d’ingegno basterebbe mai, colla sola narrazione della vita di Colombo, a tutti farci comprendere i beneficii che ci portò la sua splendida idea e la sua fortunata ostinazione.

Ciò mi ammonisce che la materia a cui misi mano, ben si può abbandonare, ma non finire; nè mai fui tanto presuntuoso del mio ingegno che sperassi di stringere in poche pagine e rappresentare l’armonia dei vasti elementi e diversi, da cui pigliarono forza e grandezza la mente ed il cuore di Cristoforo Colombo. E se a dissuadermi dall’ambizione puerile di prendere sì gran tema quasi a sperimento d’eloquenza non fosse bastata l’angustia del tempo e la fretta degli studii, m’avrebbe umiliato e vinto la difficoltà di pur trascorrendo enumerare gli effetti che già partorì grandissimi e che prepara incommensurabili nell’avvenire la scoperta per cui è glorioso Colombo; del quale meritamente si potè dire che nè prima nè poi per tutti i tempi ebbe od avrà rivale. Imperocchè per la sua divina ispirazione nel pensare e nell’eseguire fu raddoppiata la terra e l’umanità; per lui potè l’astronomia sbrogliarsi dal caos delle incompiute apparenze, sciogliersi dalle pastoie delle antiche autorità e riporre in cielo il globo che noi abitiamo; per lui