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In Asia: L’idioma Ebraico nei sicli, e loro suddivisioni rispettive. Le iscrizioni furono prese dall’Alfabeto Samaritano, come io mostra il siclo alla tav. 1. n. 19, in cui da una parte vedesi una specie di calice coll’Epigrafe Siclo d’Israele; e dall’altra tre fiori uniti in uno stelo coll’epigrafe Jerusalem Kedoschah, la Santa Gerusalemme. Tutti i sicli, che anno un epigrafe Ebraica colle lettere Siriache, colle quali è stampata la sacra Bibbia, sono fittizj, e impostura de’ nostri tempi. L’idioma Partico, cioè quello che si trova sulle monete dei Re Parti, e quello di Persia che s’incontra su quello de’ suoi Monarchi, esiste benissimo; senza però, che fino al dì d’oggi se ne abbia l’intelligenza.1

In Africa. Sulle monete della Numidia si presume trovare il di lei nazionale idioma, il quale forse concorse a formarne col Punico un solo.

Da questi pochi tratti si viene a comprendere facilmente l’estensione Geografica della Numismatica antica. Non si hanno monete se non di que’ paesi, dove parlati venivano i linguaggi introdotti: di quelle popolazioni però, che d’altri idiomi si valevano, fuorchè dei sovracitati, e che troppo erano separati dal Mondo colto, non se ne può dare un idea sicura.

§. VIII.

Monete copiate.


Intendo sotto un tal nome quelle monete, le quali per essere state formate o inventate sovra de’ legittimi originali vantano una apparenza di autenticità. Io le riguardo sotto due aspetti; come parti de’ tempi antichi, o come moderni. In allora passavano semplicemente per monete false per una decisa impostura: in oggi si pretende generalmente per interesse di farle accettare per antiche.

L’inganno de’ secoli antichi si manifesta da se stesso sulle monete, le quali sono realmente di rame, ferro, ovvero di piombo, vestito pero di finissima lamina di metallo

  1. Leggasi l’eccellente opera „Memoires sur diverses antiquités de la Perse, et sur les medailles des Rois de la Dynastie des Sassanides par A. I. Silvestre de Sacy. Paris Imprimerie du Louvre 1793. in quarto.