Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
canto ottavo |
435Giunto è per noi, che come abiette zebe
Digiuni erriamo alle ricchezze intorno!
Vendette abbia e trionfi anche la plebe,
Nè di sua servitù vada altri adorno;
Non più sparga sudor, sangue ed affanni
440A crescer l’onta e ad educar tiranni!
|
(pag. 122)
No, non sparga, per dio! Le indegne some
Gittiamo alfin, leviamo al cielo il volto!
Le terre, il tetto, il pan, l’onore, il nome,
Tutto i sozzi borghesi hanno a noi tolto!
445Bevon ghignando il nostro sangue, e come
Ribelle insulto è il pianto nostro accolto;
Schiacciano in pace il nostro capo, e scudo
È a loro in guerra il petto nostro ignudo.
Oh! sia fine all’obbrobrio! Alta vendetta,
450Anzi onor di giustizia il tempo chiede;
— 145 — |