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26 MACBETH
Da sentenza mortal. Sia ch’egli fosse
Coi nemici indettato o coi ribelli,
O cogli uni e cogli altri, alla caduta
Del regno nostro congiurato, è quanto
Dirti non so; ma so che reo fu detto
Di fellonia provata e poi confessa
Dal suo labbro medesmo.
macbeth
(fra sè).
Io Sir di Glami
E di Caudorre!... Il meglio a lor s’atterga.
(Agl’inviati.)
Vi ringrazio, Signori!
(A Banco.)
Or la speranza,
Banco, che re saranno i figli vostri
Ben potreste nudrir, giacchè predetto
Dalle labbra vi fu che me signore
Di Caudor salutaro.
banco
Ove radice
Metta in voi questa fede, arduo non fòra
Farvi, amico, obbliar per la corona
Di re, Caudorre. Avviene (e caso è certo
Meraviglioso) che gl’iniqui spirti
Ne tirano talvolta all’orlo estremo
Della ruina col poter del vero.
Basta un nulla a sedurci, a trarne il piede
Dal buon sentiero e spingerne a delitti,