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[§ 27-28] principii generali 17


In altri termini si può dire: Talvolta le azioni dell’uomo concreto sono, con lieve errore quelle dell’homo economicus; talvolta combaciano quasi perfettamente con quelle dell’homo ethicus; tale altra combaciano all’incirca con quelle dell’homo religiosus, ecc.: tale altra ancora ritraggono dalle azioni di tutti questi uomini.

28. Quando un autore dimentica ciò, si suole, per combatterlo, opporre la pratica alla teoria. Non è buon modo di esprimersi. La pratica non si oppone alla teoria, ma unisce le varie teorie che valgono pel caso che ho in vista, e le usa per un fine concreto.

L’economista, per esempio, il quale propugna una legge, badando solo ai suoi effetti economici, non è già troppo teorico, anzi lo è troppo poco, perchè trascura le altre teorie che dovrebbe unire alla sua per giudicare del caso pratico. Chi propugna il libero cambio, unicamente pei suoi effetti economici, non fa già una teoria errata del commercio internazionale, ma fa un’applicazione errata di una teoria intrinsecamente vera; e il suo errore sta nel trascurare altri effetti politici e sociali, i quali formano oggetto di altre teorie1.


  1. G. Sorel ha solo ragione in parte quando dice: «L’homme d’État sera, d’ordinaire, trés peu sensible à la démonstration par laquelle on lui prouve que le protectionnisme détruit toujours de la richesse; s’il croit que le protectionnisme est le moyen le moins conteux pour acclimater l’industrie et l’esprit d’entreprise dans son pays....» (Introd. à l’écon. moderne, pag. 26). A quel paragone qualitativo occorre sostituirne un altro quantitativo e dire «perderò tanti milioni all’anno, ne guadagnerò tanti», e poi decidersi. Se si distruggessero 500
Economia politica. - 2.