Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/7

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proemio ix

nomica e la libertà politica, i migliori mezzi per conseguire il bene dei popoli. Ma di tale proposizione egli non dà, nè può dare, dimostrazione scientifica, cioè movente solo dai fatti; onde quella credenza trascende, almeno per ora, dalla realtà oggettiva, ed in gran parte pare avere sua origine nel sentimento. Perciò appunto era da escludersi assolutamente da un’opera che mirava solo a studiare scientificamente i fatti; e l’autore non doveva lasciare che vi si introducesse, sia pure di straforo e casualmente.

L’altra fonte di errori è meno palese, e dai più, anzi da quasi tutti, è stimata fonte non di errori ma di verità. Essa sta nello avere considerato in modo quasi esclusivamente oggettivo, le proposizioni enunciate senza tenere il debito conto del fenomeno soggettivo.

Sia una proposizione qualsiasi, e per lasciarla indeterminata la esprimeremo dicendo A è B. Sogliono i teorici, mentre gli empirici per istinto spesso scansano tale errore, ritenere che l’effetto di tale proposizione su una società dipende solo dall’essere vera, o falsa, oggettivamente, e dall’essere nota, od ignota, al maggior numero degli uomini che fanno parte di questa società. Quindi, quando si è trovato ciò che si crede essere la verità, non rimane da avere altra cura se non di divulgare questa dottrina. Tale opinione, oltremodo generale, spicca assai bene negli scritti dei filosofi fran-