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MEDEA.
Ira et amore hor hanno insieme aggiunto
La causa lor: che seguirà da poi?
Quanto leverà il piede
Questa malvagia, che venne da Colco
Fuora de’ Greci Regni?
E sgombrerà di tema
Questo paese, e parimente i Regi?
Hor Febo il carro affretta;
E la notte discenda
A nasconder la luce.
E ’l duce de la notte
Sommerga Hespero il giorno,
Che solo è da temere.

Il fine del quarto Atto




ATTO QUINTO.

Nuntio, Coro, Nudrice,
Medea, Giasone.

Nun.
Ogni casa è perita:
Caduto è questo Regno.
E la figliuola e ’l padre
Giacciono cener mescolata insieme.
Cor.
Con qual fraude ingannati
Son stati ambedue?
Nun.
Con quella fraude istessa,
Ch’ingannar suole i Regi:
Co’ doni.
Cor.
In questi doni
Qual fraude esser poteva?
Nun.
Et io ne prendo maraviglia ancora:
Et a pena, ch’io ’l creggia,
Se ben veduto ho ciò con gliocchi miei.
Cor.
Come avenuto è questo