Pagina:Non più illusioni (Carpi).djvu/25

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È un còmpito difficile nell’epoca nostra, ma è un còmpito a cui devono intendere senza posa governanti e governati.

La nostra generazione che è destinata dalla Provvidenza a ricostituire in un tutto, dopo aspre e sanguinose lotte, questa nostra sin qui povera e dilaniata Italia, deve anche lasciare un tesoro di severe grandi ed utili lezioni ai nepoti, chè la storia s’erge gigante in questo secolo, fa l’uomo più moralizzato, più giusto, più dignitoso; e miglior genio del fantasma che gridava a Bruto: Mi rivedrai a Filippi, lo segue, lo incalza, lo spia e gli grida solenne: Ti rivedranno i posteri!

7.


L’opinione pubblica in Europa può considerarsi potenzialmente favorevole all’indipendenza italiana, ad onta dei timori e delle speranze che suscitano a vicenda nei vari popoli a seconda degli interessi proprii, le due formole dell’unione federativa e dell’unione assoluta, in una delle quali deve pure attuarsi il grande concetto nazionale. La causa italiana è divenuta la bandiera attorno a cui si rannodano tutte le idee più generose che dirigono le aspirazioni dei popoli alla libertà ed alla rispettiva indipendenza, alla tolleranza ed al progresso indefinito dell’umanità.

Fanno rezza invece attorno al partito che avversa l’indipendenza italiana, e più specialmente l’elaborazione di una forte individualità nazionale, sotto il regime costituzionale della Casa di Savoia, i principii più assoluti del dritto divino, dell’intolleranza, e della schia-