Pagina:Notizie sulla Guerra della Indipendenza d'Italia (Monitore Toscano).djvu/109

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N. II.
Monit. N. 99


Proclama alle Truppe. – Soldati! L’Austria che ai nostri confini ingrossa gli eserciti, e minaccia d’invadere le nostre terre, perchè la libertà qui regna con l’ordine, perchè non la forza ma la concordia e l’affetto tra popolo e sovrano qui reggono lo Stato, perchè qui trovano ascolto le grida di dolore d’Italia oppressa: l’Austria osa intimare a noi, armati soltanto a difesa, che deponiamo le armi e ci mettiamo in sua balìa.

L’oltraggiosa intimazione doveva avere condegna risposta. Io la ho disdegnosamente respinta.

Soldati! Ve ne do l’annunzio, sicuro che farete vostro l’oltraggio fatto al vostro re, alla nazione. L’annunzio che vi do, è annunzio di guerra. All’armi dunque, o soldati!

Vi troverete a fronte di un nemico che non vi è nuovo; ma s’egli è valoroso è disciplinato, voi non ne temete il confronto, e potete vantare le giornate di Goito, di Pastrengo, di Santa Lucia, di Sommacampagna, di Custosa stessa, in cui quattro sole brigate lottarono tre giorni continui contro cinque corpi d’armata.

Io sarò vostro duce. Altre volte ci siamo conosciuti con gran parte di voi nel fervore delle pugne; ed io, combattendo a fianco del