Pagina:Notizie sulla Guerra della Indipendenza d'Italia (Monitore Toscano).djvu/43

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ed occupava Borgo Vercelli spingendo la sua vanguardia fino ad Orfengo. Il maresciallo Canrobert si recava a Prarolo, e appena Palestro fu in nostro potere, si accinse a gettare tre ponti sulla Sesia per venirsi a collocare dietro di noi e sfilare poscia su Novara.

Poco mancò che il disegno andasse in quel giorno fallito, e la posizione nostra sulla sinistra della Sesia si facesse pericolosa; imperocchè, cresciuta in breve ora per la dirotta pioggia a dismisura la Sesia, essa ruppe uno dei ponti, minacciò di rompere l’altro, e rese difficilissimo il collocamento di altri tre ponti stati ordinati dal maresciallo Canrobert a Prarolo, cosicchè un solo di essi potè condursi a termine. Per fortuna la pioggia cessò e l’acqua diminuì alquanto il mattino del 31, in guisa che il passaggio delle truppe potè continuare.

Per mantener sempre più in errore il nemico e proteggere anche meglio il passaggio delle truppe francesi noi dovevamo il 31 occupare Robbio che sapevasi fortemente difeso dagli Austriaci. Giulay informato invece dell’intenzione di Canrobert di passare a Prarolo determinò di impedircelo attaccando Palestro con un corpo poderoso. Dai prigionieri si potè conoscere che in linea vi erano tre brigate, lo chè fa suppore che un’altra e più probabilmente due fossero in riserva e perciò il