Pagina:Nova polemica.djvu/107

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prologo. 79

agli artisti, ma agli uomini; non ad una scuola che non c’è, ma ad una perversione di coscienza e di istinti che ci può essere, benchè io, miope, non la vegga. Non invocate l’epistola ai Pisoni, ma il titolo VII, articolo 420 e segg. del Codice Penale e la legge su la stampa; e credete che le scuole artistiche, se ci sono, badano solo all’arte e non alla tesi, poichè a quest’ultima ci badano la filosofia, la politica, l’economia ed altre amene scienze inventate per rompere le capaci tasche dei poveri contribuenti.

Vogliamo invece fare una critica d’arte? Non parliamo allora di moralità, di tendenze, di tesi, che non furono mai cose d’arte; ma diciamo, questo verso è zoppo, questo aspro, questa immagine falsa, questa linea sbagliata, questo colore convenzionale, questa sinfonia piena di riminiscenze, e così via. Ma non dite, come fate purtroppo, questa poesia è brutta perchè c’entra una donnaccia; poichè questa non è critica d’arte. La statua di Frine potrà