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186 nova polemica.


     Secura ne le tenebre
passa costei de ’l suo Signor ne ’l nome,
chiude il tenero piè ne ’l breve sandalo,
16stillan di nardo le fluenti chiome.

     Ella non sa che inconscio
ne gli occhi di gazzella amor le dorme,
ella non sa come la stola candida
20l’onda tradì de le virginee forme.

     Bruna ma bella. Il tumido
labbro ricorda il fior de ’l melograno.
Bruna ma bella. I curvi lombi ondeggiano
24come su i colli di Samaria il grano.

     Ecco da l’alto un pallido
raggio di luna sovra lei discende;
un azzurro baglior come di fosforo,
28gli sculti enigmi de l’altare accende.

     Ecco ne l’aria tepida
un cantico lontan palpita e muore.
Bella è la notte. Le fanciulle cantano
32sotto le palme la canzon d’amore.