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L’odio che in me fermenta ne’ i versi maligni trabocca,
     mi brucia il sangue, m’empie di fiele il core.

Oh, maledette queste battaglie che l’odio avvelena!
     Sia maledetta questa fatica mia!

Voce che in cor mi parli, che i giambi feroci mi detti,
     solo un momento, solo un momento taci!

Ecco da ’l sol destati che allegra le candide cune
     i miei bambini mi tendono le braccia.

Splende ne’ ricci biondi il tremulo raggio de ’l sole
     e su le bocche vermiglie il riso splende.

O miei bambini, orgoglio, speranza de l’anima mia,
     o miei bambini, voi mi guarite. Prendi,

prendi il mio libro, Mevio, inchiodalo pur su la croce;
     da queste cune sorrido e ti perdono.