Pagina:Nova polemica.djvu/38

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10 prologo.

di un ebbro e la chiesa ammette pure l’advocatus diaboli! Sallustio fu un birbante, ma non è giusto giudicarlo dalla orazione che mette in bocca a Catilina. Dopo questo, signor Alberti, non scriva più versi emetici al Rospo, e pazienza se non vuol stringermi la mano che è pulita, quantunque a lei paia non lo siano le pagine che scrisse. Lasciva nobis pagina sed vita proba est. Tollera questa massima, amico mio Gnoli, che non è poi così delittuosa come tu credi e che certo è verissima. Tu poi, lettor maligno, che ci vorresti vedere coi pugni in faccia, brontola pure, ma questo gusto non te lo cavi.

Dunque la scuola nuova non è cattolica. Ma chi è il cattolico che infili un sonetto leggibile? Non citarmi il Manzoni. Infecondo da quarant’anni, è morto senatore e scomunicato.

No, non vogliamo essere nè cattolici, nè luterani, nè ebrei. Lasciaci sognare o il vago teismo de’ francesi, o il materialismo scientifico dei tedeschi, o il nichilismo buddista de’ russi.