Pagina:Occhi e nasi.djvu/54

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Quindi, voltando la bionda testina verso la mamma, e guardandola con due occhioni spalancati e pieni di vita, comincia a dire:

— Com’è bellina questa commedia, ’un è vero, mamma?

— Sì, caro.

— Ma quello che dicono, lo dicono, tutto per chiasso, ’un è vero?

— Sì, amore.

— A vederli di quassù pajono tutta gente vera, ’un è vero?

— Sì, tesoro.

— Hai visto, mamma, quella signora laggiù sul palcoscenico che ha fatto tutti quegli urli, e che poi gli è venuto il singhiozzo, e che la chiamavano la signora Gabriella? Quando l’era seduta sul canapè con quel bel signore tutto vestito di nero, perchè l’ha sentito che arrivava quell’altr’uomo uggioso colla voce grossa, l’ha fatto come te quella volta che tornò i’ babbo a un tratto, e che tu nascondesti il sor Gustavo in camera mia, te ne ricordi?

— Chétati giuccherello! Già, quando ti mando a letto, faresti meglio a dormire! —

Poi voltandosi verso Gustavo:

— Che disperazione, amico mio! Da un pezzo in qua, con queste commediacce immorali, non si può più condurre i nostri ragazzi al teatro!... —