Pagina:Odissea (Pindemonte).djvu/545

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164 odissea

Dello stranier, quando al suo tetto ei venne.
     Disse, e non fu, cui non piacesse il detto.520
L’inclito Mulio, il Dulichiense araldo
D’Anfinomo, versò dall’urna il vino,
E a tutti in giro nelle tazze il porse;
Ed i Proci libaro, e del licore
Dolce, qual mele, s’innondaro il petto.525
Ma com'ebber libato, e a piena voglia
Bevuto, ognun, per dar le membra al sonno,
Affrettò di ritrarsi al proprio albergo.