Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/349

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        Giustiniano. Sua pietà ipocrita e sanguinaria. Adulazione di Triboniano. Falsità di Giustiniano: sua leggerezza e versatilità. Sua avidità. Non fa conto che dei soli scellerati. Si arroga tutti gli officii de’ ministri, de' magistrati, del senato. Vende le leggi e i giudici. Seduzioni di Leone cilice. Infame carattere di costui

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Cap. 

XVIII. Animo crudele di Teodora. Suo tenore di vita. Sua feroce superbia: sua protervia: sue violenze: sue insidie. Come atrocemente dileggia un patrizio ricorso a lei. Sue lunghe villeggiature. Assassinio di Amalasunta tramato da lei. Ruina Prisco. Fa sparire Areobindo. Come sa tenere occulte le sue vendette, ed essere informata degli altrui segreti. Casi deplorabili di altre persone. 

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XIX. Altre atrocità di Teodora. Casi di Callinico, delle prostitute di Costantinopoli, di due nobili vedove, e di un suo figlio stesso da lei fatto sparire. Protegge le donne adultere, e ne persegue i mariti che le querelano. Violenta i matrimonii in più maniere. Trattamento fatto a Saturnino. Trame contra Giovanni cappadoce 

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XX. Altre iniquità di Giustiniano. Computo di vent’un milioni di uomini per lui periti. Desolazione dell'Africa, e perchè richiamatone Belisario. Maggiori ruine in Italia. Spopolazione di tutti gli altri paesi dell'Imperio sì in Europa, che in Asia. Giustiniano vero e solo autore delle guerre insorte. A lui pure si debbono le  

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