Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/214

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204 GUERRE GOTTICHE

regio sangue, e rinvenutolo procacciassero di condurlo seco. Questi afferrati all’isola vi trovano molti della bramata parentela, e sceltone il tenuto più idoneo fannosi indietro con esso, il quale già carico d’anni colpito da forte malattia uscì di vita lungo il cammino. Tornano adunque gli stessi ottimati nell’isola ed altro ne menan seco per nome Todasio, che venne accompagnato dal fratello Aordo con dugento de’ giovani più atanti della persona tra gli Eruli di Tule. Ma consumato gran tempo in siffatti andivieni destossi il pensiero a quelli di essi ricoverati all’intorno di Singidone1 che male avrebbero provveduto alle cose loro eleggendosi un re, chiamato a bella posta da Tule, senza il consentimento di Giustiniano. Laonde si fa partire altra ambasceria alla volta di Bizanzio per chiedere all’imperatore un monarca qualunque ei voglia. Questi di subito crea re un Suartua erulo e da lunga pezza stabilito nella metropoli; ed al venir suo gli Eruli di buon grado lo accolsero, adoraronlo, e ne fecero i comandamenti intorno alle consuete faccende. Se non che trascorsi pochi dì ecco arrivare un messo colla nuova che sarebbero per giugnere in brev’ ora le genti di ritorno dall’isola Tule. Suartua udito l’annunzio ordinò che si andassero ad incontrare per ucciderle, e gli Eruli approvato il divisamento manifestaronsi pronti a compierlo. Ma quando non aveavi più che un giorno di cammino per arrivarli, tutti nella notte, abbandonato Suartua, disertarono ai venienti. Il re

  1. Ora Belgrado, città nella Mesia superiore in Europa.