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vecchi fasti 91

Intorno a questa grande figura di patriota, che per una naturale modestia volle rimanere nell’ombra, rifuggente da tutti quegli onori, che per lo più sono sogno, ambizione, delirio, di molti fra i patriotti moderni — combattenti della sesta giornata — ci permetta il lettore, prima che ci accingiamo a parlare del figlio, che noi sbozziamo un fuggevole cenno di storia.

Gaspare Ordogno di Rosales, morto nel 1887, dorme ora il sonno eterno nel suo tumulo di Bernate, sotto il cielo ridente di quella bella parte
Gaspare de Rosales
di Lombardia, che, insieme a tutto il resto d’Italia, egli contribuì a redimere.

Italiano, anzi milanese per nascita, egli discendeva da un’antica e nobilissima famiglia originaria di Spagna. Fu uno dei più attivi cooperatori di Giuseppe Mazzini, nei tempi in cui non v’era anima italiana che non fosse rivoluzionaria; nei tempi in cui si giudicavano le vicende politiche a traverso un prisma ben diverso da quello che le nostre menti e i nostri cuori dovessero giudicarle dopo il 1859.

È noto che il fondatore della Giovine Italia, dopo la arrischiata impresa Savojarda, ridotto a vivere randagio e rintanato qua e là per il