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Re Umberto al Chievo




I.


Il Chievo. — I suoi storici. — Nobili dilettanti. — Ospiti Reali. — Silvia Guastaverza. — Maffei. — Pindemonte. — Le Pasque veronesi. — Buonaparte. — Morte previdente. — In chiesa.


Il Chievo, dimora di S. M. il Re Umberto durante le manovre militari del 1887 e 1897, è un piccolo villaggio posto a capo di un’altura, lungi poco più di quattro chilometri da Verona, per colui che lasciando la città esce dalla antica porta di S. Zeno. Chievo è quella frazione del comune di S. Massimo all’Adige fronteggiante la destra del fiume lungo tutta la sua costa; la quale offre, sulla opposta riva, lo stupendo spettacolo della Valpolicella, popolata di viti, seminata di ville e di casolari, di campanili e di torri medioevali, quali dominanti su per la collina, quali giù nel verde della vallata; ma, presso che tutti accompagnati — irta vedetta — dallo storico cipresso piramidale, tanto caro a Ippolito Pindemonte e così frequente nella campagna veronese.