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re umberto al chievo 311

Ma tornando agli ospiti del Chievo, si è già detto che il Ministro della Guerra ed il Capo di Stato Maggiore Cosenz, abitavano anch’essi in villa; mentre il generale conte Pianell, direttore delle manovre d’assedio, abitava in città, ma faceva parte principale del seguito di S. M. il Re.

A tutti codesti, come chi dicesse pezzi grossi, dovevano aggiungersi naturalmente gli ufficiali d’ordinanza, e le altre persone alloggiate nei pressi della Villa. Fra gli ufficiali subalterni, richiamava più di tutti l’attenzione della gente S. A. I. il conte di Moncalieri Luigi Bonaparte, nipote di Umberto, allora luogotenente nei Cavalleggeri di Monferrato, di guarnigione a Verona. Lo stesso che oggi, colonnello di un reggimento della cavalleria russa, ha gettato nel cestino le memorie della ritirata di Mosca, del passaggio della Beresina, e della slittata di Wilna.

Questo giovane principe aveva l’aria molto seccata di essere obbligato, per le esigenze della gerarchia militare, di dover stare, sia a piedi, sia a cavallo, sia in carrozza.... e anche a tavola.... in coda a tutti — come ne fa prova la tabella che segue, e dove egli viene quinto — cioè l’ultimo — un numero dopo il tenente Tadini, perchè più anziano di lui, e pari a un medico: il dottor Saglione.


  5 S. A. il Conte di Moncalieri
Comm. Peruzzi 4 Conte Carlo Albertini
Cap. Panizzardi 3 Gen. Lanza
Magg. Pollio 2 Conte Leopoldo Pullè
Gen. Bava 1 Gen. Pianell
Gen. Pasi * S. M. il Re
Gen. Cosenz 1 Gen. Bertolè-Viale
Comm. Guglielmi 2 Comm. Rattazzi
Colonn. Appelius 3 Magg. Salasco
Magg. De Sanctis 4 Tenente Tadini
Comm. Saglione 5  


Ma in compenso, S. A. I. il Principe Luigi Bonaparte, conte di Moncalieri, una nobile convinzione aveva: quella cioè, di rammentare nelle linee del volto — fatto astrazione dalla barba e dai baffetti — il suo grande antenato Napoleone, quando, giovane generale, si apriva la strada