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74 penombre

Oh seguitarli in estasi,
     Fra stelle e nebulose;
     Dalla region dei fulmini
     Incenerir le cose;
     Dimenticar le fisime
     Delle superbe scuole,
     133E i pulpiti, e le stole!...

Poi quando stanca è l’anima,
     Povera spia del cielo
     Che fruga, e attende, e immobile
     Ha sempre agli occhi il velo,
     E quando si precipita
     Dal carro di Boote
     140Piangendo, e a mani vuote....

O fortunate lagrime,
     O povertà felice!
     Ti sta dell’uomo libero
     Il serto alla cervice,
     Baci un’antica, indomita
     Fede, e un immenso Iddio
     147Ti canta in cuor: Son Io! —